“L’inchiostro che danza”
È un laboratorio di calligrafia creativa come attività educativa di scrittura e consente di esplorare le potenzialità espressive
dei materiali a disposizione e di riflettere sull’uso di tecniche diversificate.
Un’esperienza che gioca in modo originale e insolito, potenziando fantasia, intelligenza, armonia e ordine.
Il primo laboratorio si è svolto presso la Biblioteca Simpliciana di Olbia, era rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e primo ciclo della scuola primaria.
Le ragioni del progetto
C’era una volta la calligrafia …
Come una fiaba, riemerge, in un gioco d’inchiostro, con energia, con bellezza e valore simbolico rinnovato. Poesia e disciplina, ordine e armonia, ristabiliscono prestigio e fascino a quest’arte.
Il canale potente dell’alfabeto fa riflettere sulla sacralità e sull’importanza della scrittura presso tutti i popoli. Si percorre la storia dei segni (origine, significato, trasformazione) per arrivare a realizzare composizioni e creazioni: dai pittogrammi agli ideogrammi, per approfondire i legami tra le lettere, tra le forme geometriche e i numeri. Infine, ci si può cimentare con esercizi di scrittura manuale.
I bambini, importanti eredi della tradizione, con la loro ricchezza e spontaneità rappresentano i soggetti privilegiati a cui è rivolto questo percorso.
Le lingue viaggiano, emigrano con gli uomini. Seguire il loro percorso è tenere conto delle diverse culture e dei differenti punti di vista ponendo così basi per una più partecipata e condivisa sensibilità dei mondi altrui. Proseguire, in tal senso, fa riflettere sul concetto di diversità e sulla possibilità di dialogo in fatto di convivenza umana. Perciò l’educazione interculturale è rivolta non solo ai bambini stranieri, ma anche agli autoctoni dove i concetti tradizionali si arricchiscono di nuovi strumenti per più ampie prospettive...
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